lunedì 6 aprile 2009

SUL TERREMOTO ED ALTRO

Sicuramente questo non sarà né il primo né l'ultimo giorno in cui la cronaca sarà monopolizzata da un evento drammatico e catastrofico come il terremoto.
Essendo italiani abbiamo sempre dovuto convivere con simili eventi ma comunque è risaputo che attuando degli opportuni accorgimenti i danni provocati sia in numero di vite umane che di devastazioni materiali possono venire notevolmente ridotti.
Tali espedienti,che in questo discorso comprende quasi unicamente la possibilità di edificare abitazioni ed altre strutture con criteri antisismici,dovrebbero essere stati presi in considerazione qui da noi da parecchio tempo ma nonostante tutto i governi precedenti non hanno mai fatto praticamente nulla per evitare certe disgrazie.
Anzi,hanno fatto sì che l'abusivismo edilizio in Italia sia all'ordine del giorno,hanno continuato a costruire in zone sismiche edifici che non rispecchiano le più semplici norme per fronteggiare i terremoti,si pensa alla costruzine delle"grandi opere"(ponte sullo Stretto,Tav)e a non salvare i centri storici delle città,con conseguenze che oggi abbiamo tutti sotto gli occhi.
Ecco una considerazione tratta da Indymedia da parte dei Cobas UK.
Sabotate l'ignoranza.
Il terremoto in Abruzzo oggi ha sconvolto l’italia intera con la sua devastante forza. Molti hanno parlato di morti e tragedia. C’e’ chi ha soccorso e le immagini sulle TV parlano da se. C’e’ chi ha pre-annunciato la tragedia ma c’e chi ha ignorato perche’ a quanto pare questo non e’ il momento di allarmismi.
Il terremoto pero’ non aspetta i governanti, ma quando preavvisa e solo chi si preoccupa davvero per la popolazione avverte e lancia allarmismi.
Al lupo, al lupo, l’Italia comunque si e’ addormentata ai piedi del governo che tutto fa’, c’e’ sempre ma purtroppo non salva la sua gente. I governanti non sono dei santi e quest’ Italia arranca.
Gli Italiani si ritrovano ora innanzi ai loro occhi un’Italia che purtroppo non e’ quella che loro immaginavano. Quella che e’ stata raccontata loro da alcune TV.
Gli Italiani si stanno accorgendo che questa forse non e’ l’Italia grandiose, in cui le grandi opere devono essere avviate d’urgenza, poiche’ da qualche altra parte ci sono le case che crollano come budini.
Questa forse non e’ l’Italia che alcuni governanti ci dipingono con un’alta moralita’ e quindi fiduciosa per le licenze edilizie facili, poiche’ l’abusivismo ha segnato l’italia per decenni. E poi non e’ sicuramente l’italia dall’architettura comunista come il presidente Berlusconi dice.
Questa e’ invece l’Italia ove l’ediliza abusiva taglia corto, e non guarda in faccia a morti e specula.
Questa non e’ l’italia di cui Berlusconi ci parla nei comizi e dalla sue tv.
Questa e’ l’Italia ove i feriti sono lasciati innanzi agli ospedali o nei corridoi poiche’ non fronteggiano alle emergenze in condizioni normali, pensiamo dopo un terremoto.
Questa non e’ sicuramente l’italia grandiosa che fa’ piangere gli attori teatranti sul palco, che si preoccupano piu’ di dare caccia ai fannulloni che non far parlare chi invece vuole prevenire un terremoto, combattere la crisi ed indicare il malaffare.
Questa e’ l’italia che e’ in ginocchio anche per le scuole con i tetti che crollano sulle teste degli studenti. Invece il parlamento si diletta con decreti ad personam, grandi opere e poco rispetto per l’ambiente.
Gli Italiani solo in questo caso si vogliono bene e forse solo per coprire una marea di problemi accumulati nel tempo. I problemi di cui i giornalisti sulle televisioni abusive e monopolizzate non possono parlare liberamente, sul suo stato di crisi e di vera e propria tragedia epocale.
Questa e’ l’ Itlalia dei morti sotto le macerie abruzzesi che echeggiano ovunque. Questa e’ l’italia che nonostante ci sia un’enorme emergenza in Abruzzo, non vuole discutere dei problemi poiche’ i suoi politicanti sono indaffarati a far quadrare i loro conti e i conti dei loro amici nelle banche ed imprese.
Questo e’ un governo che preferisce far parlare la bellezza delle ministre per rintronare i poveri telespettatori poiche’ hanno perso tutta la loro speranza di poter avviare un vero rinnovamento con questi stessi uomini che li governano.
Il terremoto in Abruzzo e’ un momento di tragedia ma di profonda riflessione. E’ un momento in cui si dovrebbe dire di NO a pieno titolo a tutte le politiche di questo governo fantoccio e burattino delle politiche egemoniche europee.
Il terremoto in Abruzzo e’ un momento di riflessione che ci deve far capire quanto l’Itlalia e’ fragile in tutti i suoi aspetti fondamentali, dall’ edilizia all’ambiente alla sanita’, per continuare con la fragilita’ delle forze d’emergenza e la mancata moralita’ dei suoi governanti.
Il terremoto in abruzzo ci deve far capire che non ci devono essere soldi solo per i grandi ma ora ci devono essere solo e soprattutto per i deboli, per i precari.. Perche’ I deboli muoiono nei loro palazzi fatiscenti.I deboli muoiono negli ospedali che crollano sotto le teste dei disoccupati, delle mamme con bambini e senza assegni di disoccupazione. I deboli muoiono per i servizi d’emergenza che mancano. I deboli muoiono negli ospedali che crollano e che non possono ricevere gli indigenti. I deboli muoiono sempre perche’ non sono protetti. E non basta la solidarieta o le condoglianze. Questa e’ purtroppo la malattia dell’italianita’ che uccide. Quella malattia dell’italianita’ che non denuncia in tempo e che non ascolta pur di far parlare un governante ignorante che sicuramente ha fatto carriera grazie alla massoneria ed alla P2.
Ed allora invece di dire sempre solo e solamente siamo italiani e vogliamoci bene, dobbiamo riflettere e far capire alla gente puntando il dito senza paura ed indcare le tragedie e quello che le tragedie nascondono.
Allora dobbiamo smettere di coprire la realta’ dei fatti. Dobbiamo essere realisti non solo con la solidarieta’ ai terremotati, con il paesano ed il familiare che ci da’ una mano ma con una societa’ che deve essere seria e realista ovunque.
Le mie condoglianze o i miei messaggi di solidarieta’ sarebbero a questo punto parole sprecate. Non potrebbero fare nulla, come del resto sono quelle di molti milioni di italiani.
Ed e’ per questo che sentendomi vicino ai terremotati penso al futuro ed invito gli studenti ed i ribelli dell’onda, i ragazzi che sono a sinistra, ed i comunisti tutti a:
Sabotare e boicottare i consigli comunali se non si discute di ambiente e di edilizia coscienziosa, di edilizia antisismica e popolare cha tenga conto dei bisogni dei deboli, anziani, e mamme single.
Sabotate le grandi opere che favoriscono solo il commercio e l’economia e favorite invece le piccole opere di urbanistica a favore delle universita’, delle scuole, dei comuni e dei bisogni di chi non ha un tetto.
Sabotate i professori universitari che non vi parlano di una informazione corretta e che non vi parlano correttamente del passato affinche’ non si facciano gli stessi errori nel futuro.
Sabotate e boicottate le tv che non parlano chiaramente sulle necessita’ dei deboli.
Sabotate e boicottate le industrie che inquinano.
Sabotate e boicottate le aziende che privatizzano l’acqua e non hanno in conto i bisogni di emergenza, di coloro che assetati non hanno ove rivolgersi per poter bere senza alcuna paura di avere ritorsioni di alcun genere.
Sabotate e boicottate il governo che non considera un serio piano di intervento per la sismologia.
Il terremoto in Italia e’ una certezza che si ripete. Nessuno dei governi fino ad ora ha mai varato un serio piano sulla sismologia e l’ambiente, per la sicurezza dei propri cittadini.
Sabotate chi dice che solo pregare per i morti fa bene ai vivi. Sabotate chi dice che i santi fanno i miracoli per la diossina, per l’ambiente, per l’ amianto, per l’edilizia senza criteri anti-sismici, per i tumori dovuti all’inquinamento, per l’ acqua che manca in molte zone d’Italia.
Combattete l’ignoranza. E l’unica arma che abbiamo per fermare questa ed altre tragedie.
Perche’ la tragedia del terremoto abruzzese si rispecchia in tutto e per tutto nella tragedia Italia ed i nostri governanti non lo vogliono ammettere a causa della loro ingordigia.
Questo e’ il momento per la solidarieta’ ai terremotati e per gli aiuti a tutti coloro che hanno perso tutto quello che avevano. Ma e’ anche il momento che il governo e le autorita’ chiedano scusa senza nessuna riserva alcuna al professore Giuliani per che in tutte le sue capacita’ di ricercatore aveva previsto il terremoto in Abruzzo. Questo e’ il momento per un governo serio di finanziare la ricerca del professor Giuliani, e mettere in atto un serio programma di prevenzione, evacuazione e management dei terremoti in tutta Italia.
Le persone affette dal terremoto dovrebbero essere risarcite a pieno merito da un governo che non ha fatto nulla per prevenire la morte ma ha pensato solo di fare ostruzione ad un ricercatore, poiche questo governo crede che solo con l’ignoranza si riesca a governa gli Italiani.

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