domenica 14 giugno 2009

IVAN DELLA MEA

Chi ha compagni non morirà mai,e quindi Ivan Della Mea nella notte ci ha lasciati solo fisicamene in questo mondo mentre le sue canzoni rimarranno scolpite nella memoria di tutte le persone che hanno saputo apprezzare il suo lavoro e la sua passione,perchè si lotta sia con le mani e le armi ma anche con l'arte,la musica e la poesia.
Ho conociuto musicamente il cantautore naturalizzato milanese con la canzone"O cara moglie"(che si può ascoltare alla fine del post)che faceva parte di una raccolta di canzoni di lotta ce ho cercato oggi ma non ho ancora trovato nel caos dei cd,ed oggi parecchi telegiornali hanno dato la notizia della sua dipartita facendo ascoltare pezzi di sue canzoni.
Qui sotto l'articolo tratto da"Repubblica.it"e voglio segnalare il sito"il Deposito.org"dove oltre ad una scheda dedicata a Ivan Della Mea vi sono molte canzoni e testi di parecchi canti di lotta...arrivederci compagno!http://www.ildeposito.org/archivio/autori/autore.php?id_autore=25

MILANO - Era uno dei militanti della canzone italiana. Ivan Della Mea è morto la notte scorsa all'ospedale San Paolo di Milano. Aveva 69 anni. Cantautore, poeta e scrittore nato a Lucca il 16 ottobre 1940, si era presto trasferito a Milano dove, insieme a Gianni Bosio, fu tra i fondatori del Nuovo Canzoniere Italiano, il cenacolo di artisti e intellettuali che ha segnato lo sviluppo della canzone di protesta italiana.
Nella lunga carriera di Ivan Della Mea musica e militanza nelle forze della sinistra sono unite sin dall'inizio. Le sue prime incisioni compaiono in Canti e inni socialisti, compilation prodotta nel 1962 per il 70° anniversario del Partito Socialista Italiano. La tradizione politica del folk italiano è stata sempre la sua costante ispirazione, sin dai primi lavori. Come Ballate della piccola e della grande violenza, lp uscito per l'etichetta discografica Dischi del Sole, la stessa di Giovanna Marini e Paolo Pietrangeli.
Negli anni '60 le canzoni di Della Mea e degli altri esponenti del Nuovo Canzoniere fanno da colonna sonora alle proteste degli studenti e degli operai. Del 1972 una delle sue canzoni più famose, Ballata per Ciriaco Saldutto, è dedicata a uno studente torinese morto suicida dopo essere stato bocciato.
La ricerca musicologica lo porta a confrontarsi anche con la composizione in dialetto. Sua la celebre El me Gatt, considerata una delle più importanti canzoni di protesta italiane.
La passione per la ricerca musicale lo porta negli anni '90 a dirigere l'Istituto De Martino, una delle istituzioni più prestigiose dell'antropologia musicale italiana.
O cara moglie.

O cara moglie, stasera ti prego,
dì a mio figlio che vada a dormire,
perchè le cose che io ho da dire
non sono cose che deve sentir.
Proprio stamane là sul lavoro,
con il sorriso del caposezione,
mi è arrivata la liquidazion,
m'han licenziato senza pietà.

E la ragione è perchè ho scioperato
per la difesa dei nostri diritti,
per la difesa del mio sindacato,
del mio lavoro, della libertà .

Quando la lotta è di tutti per tutti
il tuo padrone, vedrai, cederà ;
se invece vince è perchè i crumiri
gli dan la forza che lui non ha.

Questo si è visto davanti ai cancelli:
noi si chiamava i compagni alla lotta,
ecco: il padrone fa un cenno, una mossa,
e un dopo l'altro cominciano a entrar.

O cara moglie, dovevi vederli
venir avanti curvati e piegati;
e noi gridare: crumiri, venduti!
e loro dritti senza piegar.

Quei poveretti facevano pena
ma dietro loro, la sul portone,
rideva allegro il porco padrone:
l'ho maledetto senza pietà .

O cara moglie, prima ho sbagliato,
dì a mio figlio che venga a sentire,
chè ha da capire che cosa vuol dire
lottare per la libertà
chè ha da capire che cosa vuol dire
lottare per la libertà.


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