lunedì 29 giugno 2009

NADIR GISMONDI

Il suicidio avvenuto la scorsa notte di Nadir Gismondi,un giovane d'Imperia che si è sparato alla testa dopo essere stato sottoposto ad un esame con l'etilometro dimostratosi positivo,può venire considerato alla stregua di un'istigazione a togliersi la vita.
Non è il primo caso questo,purtroppo la cronaca degli ultimi mesi riporta a cadenze brevi episodi di suicidi dovuti al fatto di essere stati pizzicati al volante col tasso alcolico superiore al limite imposto dalla legge italiana,e con ciò non si dimostra con precisione lo stato di ebbrezza di una persona in quanto tale fatto varia prendendo in considerazione diversi fattori(dal peso all'età,al sesso,al livello di stanchezza e allo stato di salute in generale,etc.).
Non sono qui a giudicare un fatto che è una verità,ovvero che se si beve parecchio è meglio starsene dove si è piuttosto che vedere il doppio del dovuto delle corsie e correre come dei coglioni ubriachi persi.
Il livello che c'è in Italia e che si vuole abbassare ulteriormente è palesemente troppo basso e le pene spropositate:infatti non c'è solo la multa da pagare subito ma una trafila di esami costosi e prolungati nel tempo,sequestri dei veicoli e ritiro delle patenti.
Io ho una mia convinzione che è quella che la gente si ammazza in macchina perchè va troppo forte,con o senza alcol e droga nel sangue:ritirerei la patente a vita a chi schiaccia troppo il pedale,altro che menate sulla sicurezza stradale.
L'articolo a firma di Lucia Marchiò e Stefano Origone della"repubblica,it"raccontano la cronaca dell'avvenimento mentre un commento anonimo tratto da Indymedia Napoli sottolinea l'esistenza della grande macchina fabbrica soldi dei controlli e degli esami quando si è beccati indistintamente con fumo,alcol,coca o eroina.
Mai visto uno sbirro o un suo amico o parente fare questi esami?
Fermato dai Cc a Imperia: aveva un tasso di 0,7 invece di 0,5Il padre lo ha fatto tornare a casa a piedi.

Poi il gesto estremoPositivo al test dell'alcol22enne si uccide a Imperia.
Forse vedeva a rischio la domanda d'ingresso nei vigili del fuoco.

IMPERIA - Quando i carabinieri l'hanno multato per guida in stato di ebbrezza, per aver superato di un soffio il tasso alcolemico, gli è crollato il mondo addosso. Ha visto allontanarsi il suo sogno di diventare un vigile del fuoco come il padre che considerava un eroe. Ha avuto paura di averlo deluso e si è visto perduto. Nadir Gismondi avrebbe compiuto 23 anni il 3 luglio. Si è ucciso sparandosi un colpo di pistola alla tempia in camera da letto dopo che il padre lo ha rimproverato per una multa da 258 euro. Non avrebbe avuto conseguenze penali, non gli era stata ritirata la patente, ma per lui quella multa significava aver tradito la fiducia di papà Ivan, che due settimane fa lo aveva perdonato per aver distrutto una moto in un incidente.
Sabato sera il giovane elettricista era uscito con gli amici per festeggiare la fine della convalescenza. Il conto alla rovescia della fine della sua vita inizia alle 5.30, quando in piazza Calvi, a 150 metri da casa, lo fermano i carabinieri. Stanno svolgendo un servizio contro le stragi del sabato sera e hanno già controllato e denunciato sette automobilisti su otto per guida in stato di ebbrezza. Nadir supera il fatidico limite di 0.5 e i militari lo invitano a farsi venire a prendere. Probabilmente è bastato un sorso di birra o di vino in più per far salire di soli 0,2 milligrammi per litro il tasso alcolemico nel suo sangue.
Il giovane è disperato e con il cuore in gola telefona a casa per dare la cattiva notizia. Dopo pochi minuti arriva il padre. È infuriato. Chiede subito ai militari se il "fattaccio" avrà conseguenze penali che possono bloccare la domanda per il concorso nei pompieri e dopo che è stato rassicurato che non c'è stata denuncia, redarguisce il figlio: "Non ti porto con me. Torna a casa a piedi, così rifletti. Poi ne riparliamo".
Il giovane, ex volontario negli Alpini e "discontinuo" nei vigili del fuoco proprio nella caserma dove il padre è un rispettato capo reparto, è distrutto dalla vergogna. Il maresciallo gli dice di stare tranquillo, che non c'è reato e una volta pagata la multa, la serata sarà solo un brutto ricordo. Nadir, però, è convinto di aver perso la stima del genitore. Si incammina verso casa, in via Santa Lucia. Il padre torna con la Peugeot. Nadir non entra dalla porta principale, bensì dalla secondaria, sul retro. I suoi genitori lo aspettano in cucina, non si accorgono di nulla.
All'improvviso un rumore sordo. La mamma pensa sia una porta che si è chiusa sbattendo. Sale in camera e lo vede a terra. Urla al marito che Nadir è caduto e ha sbattuto la testa. Papà Ivan vede la Glock comprata dal figlio per fare tiro sportivo sul pavimento e capisce tutto. Cerca di rianimarlo, ma è inutile: il giovane muore all'ospedale di Imperia alle 10. La sua ragazza e gli amici gli hanno dedicato una pagina Facebook. "Non ti dimenticheremo mai".

Solo nella mia provincia (cuneo) sono almeno tre i suicidi in seguito al ritiro della patenteper guida in stato di ebbrezza documentati dalla stampa. Questa è la politica demenzialeed assassina del proibizionismo e della criminalizzazione, della repressione dei costumi.Aggiungo che qui la patente viene ritirata e si viene denunciati penalmente anche se sisupera di 0,1 il limite consentito, per poi finire in un tunnel infernale e costoso di medicilegali nazi e di SERT che fanno un solo fascio dal tossico al consumatore saltuario, dachi si è fatto una mezza canna a chi ha pippato un grammo di coca, dall'anziano chetorna dall'osteria all'alcolista cronico. Mentre io vedo carabinieri in servizio bere amarial bar e poliziotti che trafficano in cocaina, com'è successo poco tempo fa a Genova.Un clima terroristico di abusi e di militarizzazione del territorio in un contesto in cui nullaviene fatto sul lato informativo e culturale. Giù la mannaia della repressione e via lapatente che magari a te serve per lavorare, per mantenere la famiglia, per esistere.Da un momento all'altro finisce una vita normale e ne comincia una da problema sociale,fra psichiatri e tribunali.Per forza che qualcuno non regge e decide di farla finita. Condoglianze ma è ora di dire basta alla repressione che ci vuole tutti ai domiciliari rinchiusi in casa a farcinarcotizzare dalla tele.

3 commenti:

Sergio ha detto...

ma che cazzo c'entra la morte di uno che probabilmente manco hai mai visto con sta storia dell'alcool porca puttana...E poi sono stronzate...I suicidi per ritiro della patente saranno anche tre, ma il numero dei morti in incidenti dovuti allo smodato uso di alcolici sono almeno 10 volte...E lascia in pace Nadir porco zio..

Lillo ha detto...

Caro Sergio forse fortunatamente non hai mai avuto niente a che fare con sbirri o simili,o sei uno di loro magari,e visto la ristrettezza mentale propria delle forze del disordine e dell'attuale esecutivo dittatoriale e di gente come te posso capirti.
Ho definito nel blog che chi guida ubriaco perso è un coglione ed è meglio che stia a dormire e a recuperare le condizioni per non far danni,ma dimmi tu se tra le altre norme appena promulgate in materia sicurezza stradale trovi giusto abbassare a 17 anni l'età per poter ottenere il foglio rosa e l'aumento del limite di velocità in autostrada a 150 Km orari.
Probabilmente sì visto che magari anche non per colpa tua sei la solia pecora che segue il gregge dei coatti e che non detiene idee proprie ma utilizzi il copia-incolla cerebrale dei tuoi simili.
E siccome il tuo tono è ostile ho deciso di risponderti in questa maniera perchè se tu caghi il cazzo a me io ti rompo i coglioni il doppio,capisci?

Anonimo ha detto...

Uno che si suicida perche gli hanno trovato un tasso alcolemico alto è bene che si levi dal mondo, ha fatto solo un piacere a tutti.
Se non si suicidava li si suicidava quando levavano dal commercio le galatine.. meglio cosi', uno meno.