sabato 6 giugno 2009

PERCHE' VOTARE TORCHIO

La provincia di Cremona è davanti ad un grande bivio riguardo la scelta del prossimo presidente provinciale che potrà dare una svolta positiva o negativa al futuro del nostro territoro.
Sorattutto per Crema ed il cremasco l'esito del voto avrà un peso elevato in quanto i due maggior candidati che potrebbero vincere subito o al ballottaggio sono Giuseppe Torchio e Massimiliano Salini.
Il primo,il candidato del Pd e di buona parte della sinistra,è un ex Dc prestato al centrosinistra ed è il presidente in carica,mentre Salini è un ciellino senza ritegno,un culo di legno appoggiato dalla maggior parte del centrodestra.
Avrete già capito che è una votazione per il meno peggio,perchè Torchio non è per niente il massimo ma risulta sicuramente più agnellino del lupo Salini invischiato nella setta di Comunione e Liberazione che in Lombardia(col boss Formigoni presidente della regione)e soprattutto a Crema che è una delle capitali del movimento clerico-fascista di Don Giussani.
E c'è in ballo la questione della scuola di CL che dovrebbe sorgere ai Sabbioni a poche centinaia di metri da casa mia,la cui costruzione è stata paraculata dalla regione Lombardia(circa 4 milioni di Euro)mentre alla scuola pubblica è stato elargito un pugno di mosche.
Segue un articolo degli scorsi giorni tratto da"Crema on-line"che è un'intervista a Enrico De Alessandri,un personaggio che devo ancora inquadrare bene perchè penso sia politicamente un poco ambiguo ma che ha scritto un libro dal titolo eloquente"Comunione e Liberazione:assalto al potere in Lombardia".
Enrico De Alessandri questa sera a Crema, alle 21, nel palazzo della Provincia, per una conferenza sullo “strapotere di Comunione e Liberazione nelle pubbliche istituzioni lombarde”.

Crema - Enrico De Alessandri ha creato un sito internet dal quale è possibile scaricare una sintesi del suo libro Comunione e Liberazione: assalto al potere in Lombardia unitamente alla Petizione al Parlamento Europeo su quello che definisce "il potere monopolistico di Comunione e Liberazione".Nel testo si affronta la questione "dell’enorme influenza politica che questo movimento esercita all’interno di un'importante istituzione pubblica come la Regione Lombardia".La sua denuncia ha fatto il giro della Rete e il libro verrà dato prossimamente alle stampe. In questa intervista l’autore ne anticipa alcune considerazioni.
Esercizio del potere.
Lei ha scritto che Comunione e Liberazione esercita un potere enorme all’interno delle pubbliche istituzioni lombarde.“Comunione e Liberazione è l’unico movimento fondamentalista in Europa che ha costituito una situazione di potere monopolistico nell’ambito di una importante istituzione pubblica come la Regione Lombardia, attraverso un’occupazione militare dei suoi esponenti in tutti i centri di potere: dai direttori generali ai dirigenti delle Unità Organizzative nei più importanti Assessorati, dai direttori generali delle Aziende Ospedaliere ai primari, dagli amministratori delegati ai presidenti delle società di trasporto, dai direttori generali degli enti e delle agenzie regionali ai consigli di amministrazione delle società a capitale pubblico della Regione Lombardia operanti in ambiti strategici come le infrastrutture, la formazione, l’ambiente, eccetera. Costituendo, di fatto, una pericolosa situazione di potere dominante. Eugenio Scalfari ha dichiarato che “un sistema di potere come quello di Formigoni, CL, Compagnia delle opere, non esiste in alcun punto del Paese, nemmeno la mafia a Palermo ha tanto potere” (la Repubblica, 13 ottobre 2008).
Minoranza attiva.
Siamo dunque di fronte a un evento ‘storico’ per opera di una minoranza attiva?“Di una minoranza attiva fortemente aggressiva, organizzata secondo un modello militare e caratterizzata dalla diffusione di un identico messaggio ideologico. E’ in questi elementi che vanno cercate le ragioni del suo successo politico. Cento persone che agiscono di concerto prevarranno sempre su mille che si muovono liberamente.
Movimento settario.
Comunione e Liberazione può essere classificata come un movimento settario? “Come privato cittadino – al di fuori delle sedi della Regione e con mezzi esclusivamente privati – ho catalogato una vastissima produzione scientifica italiana ed estera su questo movimento. Comunione e Liberazione è considerata dai più autorevoli professori universitari ordinari di Sociologia delle Religioni come un movimento che presenta molti aspetti del tipo ‘setta’; esiste anche una produzione scientifica che, ancor più esplicitamente, tende a considerare CL come “una nuova ‘setta’ cristiana": S.Bianchi, A. Turchini curr., Gli estremisti di centro, Rimini-Firenze, Guaraldi, 1975, p.65). Non mi sono mai soffermato a considerare le vicende di affari di noti esponenti di questo movimento. Il mio unico obiettivo è quello di far capire che un movimento settario non può costituire una situazione di potere monopolistico all’interno di una importante istituzione pubblica come la Regione Lombardia. In Francia, in Germania e in Belgio si guarda con la dovuta circospezione alle mire espansionistiche dei movimenti settari. Il primo Rapporto Guyard sulle Sette in Francia, presentato all’Assemblea Nazionale il 22 dicembre 1995, ha segnalato che "molte sette hanno cercato di “infiltrarsi” nelle maggiori cariche dello Stato".Una certa classe politica italiana, al contrario, ha permesso a un movimento settario come CL di esercitare un potere assoluto su una Regione con un bilancio pari a quello di un piccolo Stato".
Fondamentalismo.
Qual è l’aspetto più preoccupante di CL?“Il loro fondamentalismo: si veda Comunione e Liberazione: A Fundamentalist Idea of Power di Dario Zadra, Accounting For Fundamentalism, ed. by Martin E. Marty and R. Scott Appleby, The University of Chicago Press, 1994. La cosa che più colpisce è questa: “Per CL la comunità è la loro esperienza metafisica e assoluta, già realizzata come se fosse il Regno di Dio finalmente venuto”. (Gli estremisti di centro, cit., p. XII). Conseguentemente, l’annuncio del Regno è immanentizzato nell’annuncio della comunità. Qui tocchiamo il fondo”.

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