venerdì 12 febbraio 2010

PROTEZIONE INCIVILE


Doppio spazio per due articoli:il primo a firma di Rita Pani con un intervento su Toscana.Indimedia che in chiave caustica ma burlesca dipinge il quasi ministro Bertolaso(e che quindi tra non molto diverrà intoccabile per la legge italiana)per quello che è,un approfittatore di soldi pubblici che su disgrazie e non ci campa e ci specula sopra.
Poi giungono notizie dell'ultim'ora che grazie alle sue cattive compagnie ed amicizie(vedi il neoduce Berlusconi)Bertolaso sia rimasto invischiato in puttane e chissà cos'altro...chi cammina con lo zoppo impara a zoppicare.
Il contributo numero due è invece tratto dal sito"Senza Soste"che riprende un altra fonte linkata alla fine e che porta la firma di Manuele Bonaccorsi in cui il tratto è decisamente più
giornalistico e delinea contorni che tutti abbiamo pensato e che mai avremmo voluto che fossero veri,ovvero il fatto che la ricostruzione de L'Aquila sia stata data in mano ad imprenditori mafiosi in gare d'appalto che hanno portato milioni di Euro in tasca a profittatori made in"Protezione Civile"che ora dovrebbe passare ad Spa.
Lo schifo che permea il regime piovroso con i suoi tentacoli marci ormai indigna maggiormente la gente che ha i coglioni girati per i continui soprusi che questi criminali perpetrano ai danni degli onesti cittadini che pagano lo stipendio a queste merde siano essi parlamentari che sbirri oppure funzionari pubblici,siamo in un paese in cui lo stato d'emergenza lo si da sia ad un terremoto piuttosto che ad un mondiale di nuoto...magari domani lo daranno pure a Roma per due centimetri di neve,vergogna!

Guido non si tocca ... le pensioni magari sì.

Una commedia dell’equivoco, degna di Woody Allen in “Prendi i soldi e scappa”. “Aprite con calma, vi tengo sotto giro.”

Oggi ci si interroga: “Avrà detto ripassata o rilassata?” Quel che si sa, e che non dovremmo sapere, è che hanno preso i soldi e non sono nemmeno scappati, anzi attendevano sorridenti di poterne prendere altri, gentilmente offerti dallo stato alla Protezione Civile S.P.A. magari in occasione di una eventuale e prossima catastrofe naturale. Ma non è importante, in molti forum le persone dichiarano la loro curiosità: “Chi sarà Francesca?” E c’è persino – manco a dirlo – chi non crede ai problemi di lombosciatalgia del factotum del Re: “È tutta invidia!”Tutto questo, anziché diventare un tassello del mosaico che raffigura questo stato malavitoso, finisce per essere solo un ritornello cantato fino allo sfinimento, così tanto a lungo che le parole paiono perdere il loro senso. L’invidia si aggiunge alla giustizia a orologeria, ai giudici comunisti che si dovrebbero vergognare, e il re diventa il buon padre di famiglia che al di sopra della legge impone: “Guido non si tocca.” Poi per fortuna arriva la neve. Sembra quasi un dono del cielo, a darci una tregua dopo l’incessante pioggia di merda. Nevica a Roma, nevica qua a Narni, nevica in tutta Italia e anche le pagine dei giornali si riempiono di fiocchi e di fotografie. E devi girare di tanto la rotellina del mouse per arrivare a leggere dei farmaci scaduti e sepolti in discariche abusive nel profondo nord d’Italia, della crisi raccontata per sommi capi dall’Istat, dell’assessore milanese del pdl arrestato perché ladro e tangentista, che assai più elegante dei suoi maestri della prima repubblica anziché infilare la tangente nelle mutande la portava dentro un pacchetto di sigarette.Come sempre ci lasciamo rapire, dalle noemi, dalle Brendone, dalle troie alla Farnesina, dalle patrizie, e si attende con ansia di dare un volto alla signora Francesca, che dubito molto possa somigliare a una lanciatrice di giavellotto della ex DDR, e concentrati come siamo nella ricerca del ridicolo, con un attaccamento cinico e sadico, non ci sforziamo abbastanza per ricercare il resto, sepolto oggi sotto la neve.Per esempio questa dichiarazione del protettore del consiglio: "al vertice europeo ho posto il problema dell'età pensionabile, visto che c'e' l'esigenza da parte di tutti". Se non fosse abbastanza chiaro, ha aggiunto: "Le pensioni stanno pesando sempre più nei bilanci di tutti gli stati". La sintesi è fin troppo semplice da fare, ma io non la farò. Non sia mai che traendo le dovute conclusioni io possa passare da invidiosa. (Per il comunismo ho fatto outing)
Capolinea Bertolaso.

Ha sempre detto: «Sono un medico e se trovo un ferito per strada lo carico in macchina per portarlo in ospedale. Se poi passo con il rosso pazienza, pagherò la multa». Stavolta la multa finisce in Tribunale e il sistema della Protezione-Appalti subisce un duro colpo.

«Sono un medico e se trovo un ferito per strada lo carico in macchina per portarlo in ospedale. Se poi passo con il rosso pazienza, pagherò la multa». L’aneddoto, ripetuto decine di volte davanti a taccuini e telecamere, è dell’uomo delle emergenze: il sottosegretario e capo della Protezione civile (e futuro ministro, con tanto di legittimo impedimento) Guido Bertolaso.
Solo che questa volta il ferito è la legge e l’auto corre dritta alla Procura della Repubblica di Firenze. Incidenti di percorso? Può darsi. O forse il medico salvavite ha preso gusto a pigiare sull’acceleratore e passa col rosso anche per un semplice raffreddore. Convinto, come lo è Guido Bertolaso, di poter agire contro la legge, perché dotato del potere emergenziale di sospendere l’intero corpus giuridico italiano. Sta di fatto che l’oliato meccanismo dei commissari straordinari, di cui Bertolaso è il mentore indiscusso, con le perquisizioni e gli arresti condotti ieri dalla magistratura, si inceppa pericolosamente. Nel tritacarne rischia di finire anche l’ultima creatura del duo B&B, Berlusconi e Bertolaso: il decreto, approvato in Senato, che istituisce la Protezione civile spa e amplia i poteri del dipartimento.Nello scandalo scoppiato ieri, con l’arresto di Angelo Balducci - numero due di Bertolaso per gli appalti legati al G8 della Maddalena - finiscono dentro non solo imprenditori col fiuto per ricchi appalti in deroga a piani regolatori e norme ambientali. Ma tutto il governo. Nel quale Bertolaso occupa il ruolo del delfino del re. Sopra Fini e Tremonti, che infatti non hanno mai nascosto le loro invidie sull’uso e abuso dell’uomo delle emergenze.In carcere, ieri, è finito Angelo Balducci, nominato dal ministro alle Infrastrutture Matteoli Presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Dopo aver conseguito sul campo il curriculum necessario: 325 milioni di appalti per il G8 della Maddalena, gestiti come soggetto attuatore in nome del commissario Bertolaso. Un fiume di denaro per alberghi, approdi turistici, centri congressi. Opere mai utilizzate, dopo il trasferimento a L’Aquila del vertice. E ora lasciati marcire. In attesa che la presidente di Confindustria Marcegaglia, che ha affittato per 41 anni l’opera più importante, l’Arsenale, scelga cosa farne. Prezzo della pigione: 65 milioni di euro. Valore dei lavori: 209 milioni. Un ottimo affare. Non solo: sugli appalti della Maddalena, coperti dal segreto di Stato, non tutto filava per il verso giusto. Il 16 luglio 2009, a opere concluse, gli ispettori del lavoro comunicano i risultati delle loro ispezioni tra le gru dell’isoletta: 8 cantieri irregolari su 16, 98 lavoratori in nero, 90mila euro di multe.Con Balducci finiscono in manette Fabio De Santis, suo successore nel ruolo di “soggetto attuatore” alla Maddalena, Mauro Della Giovampaola, dirigente della Protezione civile, attualmente impegnato sul grande evento “150 anniversrio dell’unità d’Italia”. E l’imprenditorie Diego Anemone, vincitore di appalti per 177 milioni, ritenuto direttamente legato a Balducci. L’inchiesta parte da alcuni intercettazioni telefoniche captate nelle indagini che hanno incastrato l’immobiliarista Ligresti su una speculazione in zona Castello, a Firenze. Ipotesi di reato: corruzione. Le indagini si incrociano con quelle di un altro grande evento targato Protezione civile, i mondiali di nuoto Roma 2009, di cui Balducci è stato commissario. Nulla di nuovo sotto il sole.Solo che i magistrati non hanno potuto fare a meno di perquisire anche abitazione e ufficio del responsabile di quegli appalti: Guido Bertolaso, in questi giorni impegnato a sostenere l’approvazione in Parlamento di un decreto che assegnerebbe alla presidenza del consiglio dei ministri poteri amplissimi. la gestione di ricchi appalti grazie alla Protezione civile Spa. E la nomina di commissari straordinari del governo per «opere connesse alla trasmissione, alla distribuzione e alla produzione dell’energia aventi carattere strategico».Leggi: centrali nucleari. La strada decreto che istituisce la Spa, in discussione in Parlamento, dopo il blitz di ieri è tutta in salita. Il Pd, per bocca di Dario Franceschini, ha annunciato battaglia: «Ho chiesto al governo di rinunciare a portare in aula il provvedimento». L’esecutivo, che ha rispedito al mittente le dimissioni presentate nella mattinata da Bertolaso, fa invece quadrato sull’uomo delle emergenze. Ma nella maggioranza qualcosa scricchiola. Martedì alla votazione finale, in Senato, sul decreto Protezione civile spa, si è astenuto Mario Baldassarri, presidente della Commissione Finanze e finiano doc. La motivazione:«Perché per la Protezione civile è stata fatta una spa e non una agenzia? La risposta può essere pericolosa per il nostro Paese».
Manuele Bonaccorsi
tratto da www.ilmegafonoquotidiano.it

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