venerdì 1 novembre 2013

TERRA DEI FUOCHI E DI CAMORRA

Che le rivelazioni desecretate dal presidente della Camera Boldrini abbiano portato qualcosa di nuovo sulle condizione della porzione di terra compresa tra le province di Caserta e Napoli non è vero in quanto della"terra dei fuochi",dei suoi veleni e delle sue morti se ne parla già da qualche anno,ma la vera notizia è da quanto tempo lo Stato sa di questo dopo le dichiarazioni del boss camorrista Schiavone,ovvero molto prima dei primi allarmi della popolazione.
Sono infatti quasi vent'anni che chi di dovere sapeva del sotterramento di rifiuti tossici,fanghi industriali,scorie nucleari e di tutta la merda di scarto di tutte le lavorazioni industriali che è stata celata sotto i terreni di una zona densamente popolata dove da anni la gente muore di tumori e di altre malattie e si ammala con una percentuale pazzescamente al di sopra di tutte le medie italiane e non solo.
L'articolo di Repubblica(cui aggiungo un altro dello scorso settembre preso da"ambiente quotidiano":http://www.ambientequotidiano.it/2013/09/18/rifiuti-tossici-casal-di-principe-17-settembre-2013/ )parla di questa che è una sorpresa per i tempi insiti di conoscenza piuttosto che per i contenuti.

Terra dei fuochi, il pentito Schiavone nel '97:"Tra vent'anni rischiano tutti di morire".

Desecretato dal presidente della Camera Laura Boldrini il testo dell'audizione che l'ex affiliato dei Casalesi tenne sedici anni fa davanti alla Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo di rifiuti in mano alla malavita organizzata.

Entro venti anni gli abitanti di numerosi comuni del Casertano "rischiano di morire tutti di cancro" a causa dei rifiuti pericolosi interrati in quel territorio. Così, il pentito del clan dei Casalesi, Carmine Schiavone, nel corso dell'audizione dell'ottobre del 1997 davanti alla Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo di rifiuti. Verbali che solo oggi sono diventati pubblici dopo la rimozione del segreto (leggi i verbali in pdf)
Riferendosi al traffico illegale di rifiuti nocivi in quel triangolo di roghi e veleni,  Schiavone spiega anche nel 1990 divenne un business per il clan dei Casalesi di fatto "autorizzato" . "Tuttavia - riferì il pentito - quel via vai veniva già attuato in precedenza. Gli abitanti lì intorno - aggiunse - non credo che si salveranno: chi vive in paesi come Casapesenna,Casal di Principe, Castel Volturno e così via, avrà, forse, venti anni di vita".
"Sul sito della Camera si può già leggere il testo desecretato delle dichiarazioni di Schiavone. Trasparenza sui rifiuti tossici", scrive su twitter la presidente della Camera, Laura Boldrini, invitando tutti a scorrerlo. I verbali si trovano sul sito della Camera dei Deputati, XIII legislatura, atti commissione d'inchiesta sul ciclo rifiuti.


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