mercoledì 7 gennaio 2015

LA STRAGE NELLE SEDE DEL CHARLIE HEBDO

Strage a Parigi nella redazione del settimanale Charlie Hebdo
Il vile attacco terroristico compiuto da due persone a Parigi presso la sede del giornale satirico francese Charlie Hebdo sta girando all'impazzata su tutti i telegiornali e gli organi d'informazione da stamattina,quando i due armati di fucili mitragliatori automatici hanno massacrato una dozzina di uomini tra lavoratori del giornale e polizia.
Comunque,come evidenziato dall'articolo preso da"Il fatto quotidiano"(http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/07/parigi-attacco-armato-giornale-charlie-hebdo-almeno-10-morti-5-feriti/1319457/ )la situazione è aggiornata in diretta con la caccia ai due terroristi dell'islam più fanatico,radicale e letale,che è praticamente senza tregua.
L'immagine del poliziotto giustiziato sul marciapiede fa rabbrividire,l'attacco sembra sia stato pianificato nei minimi dettagli in quanto proprio nell'ora dell'irruzione si teneva la riunione redazionale settimanale,con presenti il direttore ed i vignettisti che già in passato avevano ricevuto minacce per i loro lavori.

Parigi,assalto al giornale Charlie Hebdo.


Un commando armato ha fatto irruzione nella redazione parigina del settimanale satirico Charlie Hebdo ed è stata strage: il bilancio della procura è di 12 morti, tra loro anche il direttore Stephane Charbonnier, che firma Charb le sue vignette. Tra le vittime anche i tre vignettisti Georges Wolinski, Cabu (Jean Cabut) e Tignous (Bernard Verlhac). Lo riferisce France Info. Otto i feriti, di cui 5 gravi. Ad aprire il fuoco con dei kalashnikov nella sede del giornale satirico francese, noto per il suo stile ironico e provocatorio, sono stati due uomini incappucciati e vestiti di nero. Il ministero dell’Interno ha reso noto che in totale gli attentatori sono tre. Il governo ha deciso l’immediato aumento del livello di allerta attentati terroristici in tutta l’Ile-de-France, la regione di Parigi: polizia e gendarmi sono stati schierati davanti a scuole, edifici pubblici e redazioni di giornali. Al momento dell’irruzione i due assalitori gridavano “Allah akbar“: lo testimoniano le immagini girate dal giornalista Martin Boudot, trasmesse da France Televisions. Si tratta di “un attentato terroristico: non c’è alcun dubbio”, ha detto il presidente francese Francois Hollande. Sale il livello di allerta anche a Roma. Secondo quanto si è appreso da fonti delle forze dell’ordine, sono stati potenziati i servizi di vigilanza agli obiettivi sensibili nella capitale e c’è una “particolare attenzione” verso le redazioni giornalistiche.
“E’ un vero massacro, ci sono dei morti!”: è il racconto fatto in una drammatica telefonata al sito di 20 Minutes da uno dei dipendenti del giornale Charlie Hebdo che si trovava nella sede. I due uomini armati sono fuggiti, aggredendo un automobilista e impossessandosi della sua auto. Posti di blocco sono organizzati in tutta Parigi. “Gli assalitori sapevano che alle 10.00 di mercoledì era in corso una riunione di redazione, per questo hanno attaccato”. Così un giornalista del giornale satirico, che, sentito da Le Monde, ha raccontato come si è svolto l’agguato. “Non ero presente in redazione, ma sono in contatto costante con i miei colleghi”, ha continuato l’uomo. In tutti gli altri giorni della settimana, ha spiegato, gli uomini armati non avrebbero trovato molte persone nell’edificio.

Nel 2006 il settimanale suscitò polemiche pubblicando una serie di caricature del profeta Maometto, diffuse inizialmente dal quotidiano danese Jyllands-Posten. La sede del settimanale fu distrutta da un incendio provocato dal lancio di una molotov il 2 novembre 2011. L’attentato, che non provocò vittime, avvenne nel giorno in cui era stata annunciata l’uscita di un numero speciale dedicato alla vittoria elettorale degli islamisti in Tunisia. “Maometto direttore responsabile di Charia Hebdo”, si leggeva su un comunicato stampa che annunciava il numero, con un gioco di parole sulla legge islamica.


Charlie Hebdo aveva riconquistato le pagine dei giornali internazionali nel 2012, quando aveva pubblicato nuove vignette satiriche sul profeta dell’Islam: sei i disegni incriminati, tra cui uno che raffigurava il Maometto nudo, steso sul letto, che ripete la battuta cult di Brigitte Bardot al regista che la inquadra nel film Il disprezzo: ”E il sedere? Ti piace il mio sedere?”. La pubblicazione era avvenuta nel pieno della bufera scatenata dal film sulla vita del profeta L’innocenza dei musulmani, prodotto semi-clandestinamente negli Usa, che aveva infiammato il Medio Oriente.


L’ultimo tweet di Charlie Hebdo è stata una vignetta sul leader dello Stato Islamico, Abu Bakr al-Baghdadi. Nell’immagine si vede il califfo augurare buon anno e buona “salute” a tutti. Sul numero di questa settimana, il settimanale pubblica un articolo dedicato a Sottomissione, l’ultimo romanzo dello scrittore francese Michel Houellebecq. Nel libro, da oggi in vendita nelle librerie francesi (dal 15 gennaio in Italia) e già al centro di polemiche prima della sua uscita, Houellebecq immagina una Francia governata da un presidente musulmano secondo le leggi dell’Islam più conservatore. Lo scrittore francese descrive uno scenario politico nel quale, nel 2022, la destra e la sinistra si uniscono per sostenere al secondo turno delle elezioni presidenziali Mohammed Ben Abbes, candidato musulmano, contro la leader del Front National, Marine Le Pen. Obiettivo di Abbes è l’islamizzazione dell’intera Unione Europea, con l’adesione alla Ue della Turchia e di vari Paesi nordafricani.

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