domenica 8 marzo 2015

SGOMBERI A FIRENZE E CA$$A POVND SOLIDARIZZA COL PD

Firenze per tutta la settimana è stata teatro di diversi sgomberi,alcuni eseguiti solo con l'intervento delle forze dell'ordine ed altri respinti dai compagni attivi nel settore della difesa e del diritto abitativo.
Il movimento di lotta per la casa ha organizzato un corteo di protesta contro il Pd,responsabile di questa situazione che ha lasciato senza un tetto sulla testa 150 persone un terzo delle quali dei bambini,nel quartiere Novoli:li hanno attesi decine di agenti anti sommossa che hanno impedito loro qualsiasi accesso presso lo stabile vuoto da dieci anni di proprietà di Unipol-Sai che era stato "liberato" pochi giorni fa.
In settimana invece Ca$$a Povnd ha espresso la propria solidarietà al Partito Democratico che è chi ha dato il via alla nuova legge regionale che ha contribuito ad intensificare gli sgomberi in tutta la Toscana ed in particolar modo a Firenze.
Entrambi i contributi sono di Infoaut.

Firenze ancora in piazza contro gli sgomberi.


da Movimento di lotta per la casa Firenze

Dopo gli sgomberi di mercoledì, che hanno lasciato senza casa 150 persone tra cui 50 bambini, continua la mobilitazione del Movimento di lotta per la casa.
Nel pomeriggio di ieri le famiglie sgomberate sono scese nuovamente in piazza nel quartiere che due giorni fa ha subito una militarizzazione vergognosa e inedita.


Un corteo ha attraversato Novoli per tornare sotto la sede del Partito Democratico, vero responsabile degli sgomberi e dell’emergenza abitativa in corso.

Al di là del ponte, su via Baracca, la bruttissima scena di decine di poliziotti in assetto anti-sommossa che a due giorni di distanza continuano a presidiare un edificio vuoto e murato. Si tratta dello stabile di via Baracca 18, sgomberato mercoledì scorso, di proprietà di Unipol-Sai. Un edificio costruito e lasciato vuoto per più di dieci anni, fino alla sua occupazione da parte di famiglie sfrattate.

Dopo l’assedio alla sede PD di mercoledì sera, quando centinaia di persone hanno espresso la propria rabbia per la giornata di sgomberi ricevendo cariche da parte della polizia, il segretario “democratico” aveva definito la sede PD un luogo “aperto all’incontro e al dialogo”.
Ancora una volta, però, sgomberati e occupanti non hanno trovato porte aperte né persone disposte ad ascoltare le proprie istanze. Anche qui, ad accoglierli solo decine di poliziotti in assetto anti-sommossa.

Mentre Casapound esprime la propria solidarietà al PD, nelle periferie aumenta l’indignazione e la rabbia verso una classe politica asservita ai poteri forti e sempre pronta a mostrare i muscoli con i deboli.

La giornata di oggi segna un altro passaggio verso la manifestazione di martedì 10 marzo contro la Legge Saccardi, che andrà a contestare la riunione del Consiglio Regionale della Toscana. Un appuntamento centrale per le lotte per il diritto alla casa che sta raccogliendo molte adesione tra quel pezzo di città solidale che dentro la guerra ai poveri ha scelta la parte giusta della barricata.


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Firenze. Solidarietà di CasaPound al PD contro la lotta per la casa.


Mercoledì sono state violentemente sgomberate due occupazioni a scopo abitativo. La sera un corteo del Movimento di Lotta per la casa e di moltissimi e moltissime solidali ha percorso Firenze e si è diretto ad una sede del Partito Democratico, responsabile politico degli sgomberi in vista dell'approvazione della nuova legge regionale sulla casa.
Il giorno seguente arriva al PD la solidarietà da Casa Pound Firenze. Un tentativo neanche poco velato di assicurare la loro fedeltà al potere, contrariamente a quanto fa chi lotta realmente per i propri diritti e la propria dignità. Una strategia pelosa che chiede riconoscimento politico facendo valere la propria compatibilità.


Per documentare l'incondizionata fedeltà ai governanti di ogni risma di seguito riportiamo il comunicato di CasaPound Firenze.



CasaPound Firenze sull'assalto alla sede del PD: "totale ed incondizionata solidarietà al Partito Democratico, Firenze è una città di pace."

In merito all'assalto della sede del PD fiorentino, in via Forlanini, ad opera di alcune decine di militanti del movimento di lotta per la casa CasaPound Firenze intende esprimere la propria totale ed incondizionata solidarietà per un atto di così grave intolleranza, antidemocraticità e di chiusura al dialogo.

"Esprimiamo la nostra totale ed incondizionata solidarietà", precisa in una nota CPI Firenze, "perchè, per dirla con le parole dei segretari metropolitano e cittadino del PD, Fabio Incatasciato e Federico Gianassi, non è possibile che certi comportamenti vengano posti in essere in una città 'da sempre portatrice e interprete in Italia dei valori dell'antifascismo e della pace'".
"Noi di CPI Firenze", prosegue CasaPound Firenze, "viviamo quotidianamente sulla nostra pelle l'intolleranza e l'antidemocraticità di queste persone e quindi nessuno meglio di noi può esprimere vicinanza al PD fiorentino. Anche se è a dir poco ironico che le parole dei due segretari che abbiamo sopra riportato fossero però indirizzate proprio nei confronti di CasaPound e della libreria che l'Associazione il Bargello ha aperto a Firenze, ed ancor più ironico lo è se si pensa che proprio per impedire l'apertura della libreria ci sono stati esponenti istituzionali del PD che si sono presentati ad una manifestazione non autorizzata a braccetto di quei figliol prodighi che ieri sera hanno pensato bene di tentare di dare fuoco alla sede del Partito Democratico".
"Chissà se adesso", conclude la nota, "nel PD, in un barlume di lucidità tra una sassata e un lancio di uova marce intervallato da qualche fumogeno dei loro 'compagni che sbagliano' si renderanno conto che il pericolo per la democrazia e l'ordine pubblico non sta in CasaPound o in una libreria aperta a Coverciano, ma in tutti quei gruppi foraggiati e assistiti dallo stesso Partito Democratico, per il tramite delle giunte comunali, e che non perdono occasione per mordere la mano del padrone alla prima occasione. Chissà se ieri gli assaltatori della sede si ricordavano che Firenze è città medaglia d'oro della resistenza, o forse se lo ricordavano troppo bene?".

Ufficio Stampa di CasaPound Firenze

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