martedì 4 agosto 2015

I COSTI DELLA SANITA'

Nello stesso giorno in cui il governo ha posto la fiducia sugli ennesimi tagli alla sanità propongo una breve intervista a Gino Strada presa da Contropiano(http://contropiano.org/interventi/item/32092-quanto-deve-costare-la-sanita-quanto-serve )dove si parla candidamente di quello che uno Stato democratico e civile dovrebbe spendere per il bene fisico e mentale dei propri abitanti,cioè quanto serve.
Si arriva a questo pensiero logico analizzando il fatto che ormai gli ospedali sono aziende ed il vero bene che si ricerca è quello economico del profitto e non certo quello delle persone,dove il pareggio di bilancio è molto più importate della salute.
Ci sono dati e tutti lo possiamo constatare che milioni di italiani non possono più permettersi cure adeguate al loro stato di malattia,con tagli su tagli alla spesa pubblica che mettono in difficoltà enormi soprattutto i pensionati che non ce la fanno a pagarsi le cure.
La sanità in Italia non dev'essere un privilegio di pochi ma deve essere una realtà alla portata di tutti.

Quanto deve costare la sanità?Quanto serve.

Ma quanto deve “costare” la ‪#‎sanità‬? A mio avviso, l’unica risposta intelligente (e carica di giustizia) è: quanto serve, quanto serve per curare al meglio le persone che ne hanno bisogno. Tutte. IdeaImente, non un euro in più, né un euro in meno.
I rapporti ufficiali, invece, ci dicono che circa 10 milioni di italiani non possono curarsi come dovrebbero, perché non se lo possono più permettere. La spesa sanitaria italiana è di poco superiore ai 100 miliardi di euro annui. Troppi? Pochi? Chissà. La “spesa sanitaria” è però il costo per lo Stato, o meglio per la collettività, del “sistema sanitario”, non è quanto viene speso per curare le persone. C’è molto di più in quei 100 miliardi l’anno. Certamente ci sono un uso poco razionale delle risorse e la dannosa “medicina difensiva” a dilapidare danaro pubblico.
C’è però una cosa nella #sanità che costa più di tutto il resto e che viene ostinatamente censurata: il profitto. In tutte le sue forme, nelle strutture pubbliche come in quelle private “convenzionate”, che ormai da noi funzionano esattamente nello stesso modo. Aziende, non più Ospedali. Il profitto stimato nel settore della #sanità si aggira attorno ai 25 miliardi di euro annui. E se si iniziasse a “tagliare” da lì? Con i soldi risparmiati dando vita ad ospedali non-profit, cioè a strutture che abbiano come obiettivo le migliori cure possibili per tutti e non il pareggio di bilancio, si potrebbe ricostruire una vera #sanità pubblica, cioè un servizio totalmente gratuito, di alta qualità…e molto meno costoso.

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